The Wall, 2016

Simone Benedetto
Bronzo
300x250x100 cm

Nell'opera The Wall Simone Benedetto gioca con la luce e la sua più nobile figlia: l'ombra. 
Un uomo prova a valicare un muro, simbolo di limiti, frontiere e confini prestabiliti, ma la sua stessa ombra lo trattiene. In relazione al livello di lettura dell'opera c'è chi ci vede i propri condizionamenti, e mai società è stata più condizionante di quella attuale con la sua persistente comunicazione, i minimo tredici anni di condizionamento scolastico, se non diciotto, e il fenomeno della globalizzazione. Altri ci vedono il radicarsi di un carattere psicologico, sempre più identificato con la coscienza stessa, quando noi sappiamo essere solo una delle innumerevoli maschere che si possono indossare a scelta. Ed alcuni ci vedono addirittura il Karma ...
La critica ai fenomeni sociali contemporanei, poetica di molta della produzione artistica di Simone Benedetto, interpreta in The Wall la sensazione di vivere tra muri insuperabili a causa della nostra stessa autolimitazione. 
Ricordiamo una frase di Silvano Agosti "... intanto uno non deve mettere i fiorellini alla finestra della cella in cui è prigioniero, perchè se no, anche se un giorno la porta sarà aperta, lui non vorrà uscire ..."  

The Wall, 2016

Simone Benedetto
Bronzo
300x250x100 cm

Nell'opera The Wall Simone Benedetto gioca con la luce e la sua più nobile figlia: l'ombra. 
Un uomo prova a valicare un muro, simbolo di limiti, frontiere e confini prestabiliti, ma la sua stessa ombra lo trattiene. In relazione al livello di lettura dell'opera c'è chi ci vede i propri condizionamenti, e mai società è stata più condizionante di quella attuale con la sua persistente comunicazione, i minimo tredici anni di condizionamento scolastico, se non diciotto, e il fenomeno della globalizzazione. Altri ci vedono il radicarsi di un carattere psicologico, sempre più identificato con la coscienza stessa, quando noi sappiamo essere solo una delle innumerevoli maschere che si possono indossare a scelta. Ed alcuni ci vedono addirittura il Karma ...
La critica ai fenomeni sociali contemporanei, poetica di molta della produzione artistica di Simone Benedetto, interpreta in The Wall la sensazione di vivere tra muri insuperabili a causa della nostra stessa autolimitazione. 
Ricordiamo una frase di Silvano Agosti "... intanto uno non deve mettere i fiorellini alla finestra della cella in cui è prigioniero, perchè se no, anche se un giorno la porta sarà aperta, lui non vorrà uscire ..."