Out of Control, 2016

Simone Benedetto
Resina, acciaio, Cor - Ten, legno
300x400x100 cm

Gli istanti intrappolati nella dinamica estrema di un gesto significativo, fotografie scultoree dei grandi drammi dell'uomo a confronto con il sistema disumanizzante della società contemporanea, sono i simboli della polemica sociale direzione artistica di Simone Benedetto.
Il phatos intenso espresso dalle figure umane raffigurate in pose estreme dimostra la profonda conoscenza dell'arte della fusione del metallo, materiale preferito dell'autore, nel rapporto con il significato esistenziale della relazione con lo spazio: un movimento che rappresenta il tentativo faticoso e disperato di "tenere a galla" i propri sogni, gli ideali, la libertà di viaggiare il mondo che ci appartiene.
La prospettiva dell'opera non si conclude in una visione finalista e funzionale, perché vuole fermare nel tempo della nostra immaginazione, con una impietosa precisione, quello sforzo che ogni uomo ancora in parte libero dai condizionamenti patisce quotidianamente cercando di mantenere viva la propria anima in lotta con gli ingranaggi del sistema.
Sembra uscire un fumetto dai denti digrignanti della scultura: "FUCK the system".

Out of Control, 2016

Simone Benedetto
Resina, acciaio, Cor - Ten, legno
300x400x100 cm

Gli istanti intrappolati nella dinamica estrema di un gesto significativo, fotografie scultoree dei grandi drammi dell'uomo a confronto con il sistema disumanizzante della società contemporanea, sono i simboli della polemica sociale direzione artistica di Simone Benedetto.
Il phatos intenso espresso dalle figure umane raffigurate in pose estreme dimostra la profonda conoscenza dell'arte della fusione del metallo, materiale preferito dell'autore, nel rapporto con il significato esistenziale della relazione con lo spazio: un movimento che rappresenta il tentativo faticoso e disperato di "tenere a galla" i propri sogni, gli ideali, la libertà di viaggiare il mondo che ci appartiene.
La prospettiva dell'opera non si conclude in una visione finalista e funzionale, perché vuole fermare nel tempo della nostra immaginazione, con una impietosa precisione, quello sforzo che ogni uomo ancora in parte libero dai condizionamenti patisce quotidianamente cercando di mantenere viva la propria anima in lotta con gli ingranaggi del sistema.
Sembra uscire un fumetto dai denti digrignanti della scultura: "FUCK the system".