Sutura e Forma, 2010

Salvatore Astore
Acciaio inox
258,5 x 455 x 107

E' attraverso i linguaggi della scultura, della pittura e del disegno che Salvatore Astore, a partire dagli anni '80, si affaccia all'interno del panorama artistico italiano e internazionale, muovendo attorno ai concetti di forma, spazio, tempo e materia. Sutura e Forma è una elaborazione della serie di installazioni Calotte, suo personale percorso artistico sperimentale di verità essenziali della struttura e del pensiero. Per giungere al risultato di minimalismo organico con cui domina lo spazio e cattura la luce e il calore compie un'opera di chirurgia anatomica realizzando un "frankenstein" di concezione metafisica. Una forma che si esprime pienamente solo se le immagini vengono suturate come su un corpo umano secondo una visione antropocentrica della relazione tra il pensiero e l'ambiente. Un faro di lastre d'acciaio solcato dalle cicatrici della volontà e della tecnica, totem delle infinite possibilità di ricerca della perfezione, un insieme unico che trasforma il miraggio dello sguardo con la forza della propria presenza. 

Sutura e Forma, 2010

Salvatore Astore
Acciaio inox
258,5 x 455 x 107

E' attraverso i linguaggi della scultura, della pittura e del disegno che Salvatore Astore, a partire dagli anni '80, si affaccia all'interno del panorama artistico italiano e internazionale, muovendo attorno ai concetti di forma, spazio, tempo e materia. Sutura e Forma è una elaborazione della serie di installazioni Calotte, suo personale percorso artistico sperimentale di verità essenziali della struttura e del pensiero. Per giungere al risultato di minimalismo organico con cui domina lo spazio e cattura la luce e il calore compie un'opera di chirurgia anatomica realizzando un "frankenstein" di concezione metafisica. Una forma che si esprime pienamente solo se le immagini vengono suturate come su un corpo umano secondo una visione antropocentrica della relazione tra il pensiero e l'ambiente. Un faro di lastre d'acciaio solcato dalle cicatrici della volontà e della tecnica, totem delle infinite possibilità di ricerca della perfezione, un insieme unico che trasforma il miraggio dello sguardo con la forza della propria presenza.